22 novembre 2021
Si è tenuto, venerdì 19 novembre scorso, presso la sede di Confapi Venezia a Mestre, un incontro istituzionale di coordinamento e reciproca conoscenza tra i vertici di Confapi Veneto, Confapi Venezia e del Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri per individuare le future progettualità ed iniziative inerenti il Protocollo d’Intesa per la legalità, sottoscritto da Confapi nazionale il 24 giugno scorso nella sede del Comando Generale dei Carabinieri a Roma.
L’intesa mira ad una maggiore tutela del patrimonio informativo aziendale, attraverso la prevenzione dell’utilizzo illegale dei dati, per la salvaguardia dagli illeciti ambientali e per il contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’attività economica.
Presenti all’incontro William Beozzo, Presidente Confapi Veneto, Marco Zecchinel, Presidente Confapi Venezia, Nicola Zanon, Segretario Confapi Veneto e Direttore Confapi Venezia, Mosè De Lucchi, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Venezia e Emanuele Spiller, Comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Venezia.
L’Associazione delle PMI della Città Metropolitana di Venezia si è resa disponibile nell’organizzare per il primo semestre del nuovo anno, in coordinamento con il Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, un ciclo di seminari informativi rivolti ad imprese e cittadini, per dare piena operatività al progetto. Security awareness e misure per ridurre i rischi dell’uso sconsiderato di internet, social network e home banking saranno i temi al centro del dibattito.
Marco Zecchinel, nel ringraziare gli interlocutori presenti per il proficuo scambio di idee ed opinioni, al termine dell’iniziativa ha dichiarato: “L’Associazione ha una funzione di corpo intermedio; in quanto tale si fa filtro rispetto alla virtuosità delle realtà aziendali. Ci sentiamo garanti rispetto ad alcuni ambiti strettamente legati al fare impresa come il sistema logistica, lo smaltimento dei rifiuti, i subappalti edilizi, e così via.
Il Protocollo con l’Arma dei Carabinieri diventa un’occasione utile per creare un sistema che garantisca l’ordine pubblico, una società e ambienti di lavoro più sicuri e sereni, una concorrenza economica equa e virtuosa.”
Ha aggiunto William Beozzo: “L’infiltrazione mafiosa esiste anche nelle aziende del nostro territorio. È importante dare il messaggio che lo Stato è presente e si fa garante della legalità. L’obiettivo del Coordinamento regionale è creare in Veneto una forte rete sinergica tra le nostre territoriali e le Stazioni dei Carabinieri locali.
L’Associazione deve creare un sentimento di appartenenza che permette all’imprenditore di ammettere e denunciare l’infiltrazione.”
Mosè De Lucchi ha dichiarato: “Il protocollo è uno prezioso strumento formale che deve trovare azioni concrete. Cerchiamo la collaborazione delle Associazioni di categoria che sono punto di riferimento. Le nostre Stazioni territoriali sono le braccia operative.
Per un imprenditore è legittimo il tentativo di salvare la propria azienda. Nella ricerca delle soluzioni si annida il rischio dell’infiltrazione. Oggi, rispetto ai temi consueti, stanno emergendo la legalità nel settore agroalimentare e sanitario, nonché quello della sostenibilità ambientale.”
Per Emanuele Spiller: “Le segnalazioni effettivamente devono aumentare. Prevenire è importante, quanto denunciare: una volta che l’infiltrazione è arrivata in un sistema, la soluzione è un processo che dura anni.”
Fonte: Confapi Venezia
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