09 luglio 2022
Radio Confapi, l'intervista a Fabio Vivian
Radio Confapi, nell'ambito della prima settimana dedicata al Veneto, ha ospitato Fabio Vivian, Amministratore dell'azienda FAMI spa di Rosà e Presidente della Federmanager di Vicenza.
Il manager ha affrontato a tutto campo le problematiche vissute dalla sua azienda, a partire da quella ben più nota dell'aumento dei costi di produzione: "Questa situazione non parte dal conflitto in Ucraina, già a marzo dell'anno scorso c'era questa tendenza di aumento del costo delle materie prime. Un'azienda produttiva come la nostra, che ha circa 600 dipendenti in Italia e nel mondo, e con uno stabilimento produttivo anche in Polonia, ha riscontrato che i futures sulle materie prime erano in netto aumento. Abbiamo quindi dovuto bloccare le quantità e i prezzi a sei mesi. Anche i costi energetici hanno rappresentato una grande problematica, sopprattutto per quanto riguarda il gas, con il funzionamento degli impianti di verniciatura interni e il loro riscaldamento durante il periodo invernale: parliamo di tariffe che sono passate da 0,30 a 0,72 a metro cubo. Per quanto riguarda l'elettricità siamo riusciti a impattare l'effetto, inseguendo già in tempi non sospetti la strada della sostenibilità attraverso impianti di fotovoltaico. Quindi l'energia elettrica già da 12 anni noi la produciamo internamente, anche se nel frattempo i costi sono aumentati quasi del 100%, così come quelli del ferro da lavorare. L'impatto sull'organizzazione produttiva è stato veramente importante."
La pianificazione industriale a medio termine diventa quindi fondamentale in momenti come questo: "Serve uno sguardo a lungo raggio temporale per raggiungere l'indipendenza su tutti i fronti in cui ci siamo trovati in emergenza. Ridurre la dipendenza da determinate fonti di approvvigionamento di materie prime e accorciare le catene di fornitura, così come dalle fonti energetiche, e affrontare altre emergenze più in generale come quella della siccità, che non è di certo un problema emerso oggi. Dobbiamo essere in grado di prevedere e gestire certi rischi, pianificando le soluzioni."
Secondo l'amministratore della FAMI Spa, anche l'internazionalizzazione ha subito una grossa battuta d'arresto nel periodo della pandemia, a causa dell'impossibilità di stabilire contatti diretti con i clienti. Problema non di poco conto per una realtà che deve cercare sempre nuovi clienti e nuovi mercati, soprattutto da un punto di vista geografico.
Sulla transizione digitale - sempre secondo Vivian - è il momento giusto di investire, perché nei periodi di difficoltà c'è tempo per organizzare e pensare soluzioni migliorative per il business. Allo stesso tempo è essenziale affrontare la problematica di trovare personale specializzato e competente, capace di inserirsi all'interno di una realtà aziendale: "Ci sono soft skills di base fondamentali per le nostre imprese, e dai giovani di oggi ci vorrebbero più fame e ambizioni per arrivare a dei risultati proattivi". Non va però trascurata la questione degli stipendi, che vanno aumentati attraverso la riduzione del cuneo fiscale: "Dobbiamo tenere in considerazione il problema sociale che si prospetta rispetto ai rincari e al costo della vita. Nel Veneto rischiamo di avere più di 300 mila famiglie sulla soglia della povertà e questo non ce lo possiamo permettere."
Fabio Vivian ha quindi condiviso il lavoro della Federmanager per sviluppare figure certificate, in grado di affiancare gli imprenditori e costituire insieme a loro la spina dorsale di questo Paese per contribuire al benessere della collettività: "Invito gli imprenditori - è stato il messaggio conclusivo - a essere resilienti e a pensare in modo positivo. In futuro sarà sempre più necessario prevedere, programmare, pianificare. Siamo passati negli ultimi 15 anni attraverso grandi difficoltà ma le abbiamo sempre superate e l'economia mondiale è sempre cresciuta. Guardiamo all'oggi come un periodo transitorio, prevedendo gli scenari che stanno all'orizzonte."
