12 settembre 2022
Con oltre mille brand presenti, il 35% dei quali provenienti dall'estero, e 400 buyer esteri da più di 70 Paesi, si avvia alla conclusione Vicenzaoro September – The Jewellery Boutique Show, la fiera internazionale del'oreficeria e della gioielleria. Un'edizione che si avvicina per dimensioni ai livelli pre-pandemia e all'insegna dell'ottimismo per l'intero settore orafo-gioielliero, tornato a riunirsi nel quartiere fieristico vicentino di Italian Exhibition Group.
Protagonisti i segnali incoraggianti del mercato: l'export italiano è in crescita del +36,5% nei primi cinque mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021. In cifre assolute, si porta a poco meno di 4 miliardi di euro e segna circa +1 miliardo rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Tra gennaio e maggio 2022, l'evoluzione dell'export resta molto favorevole nei principali mercati di destinazione: gli Stati Uniti si confermano in prima posizione con un +24,9% rispetto al medesimo periodo del 2021 (+115 milioni in valore assoluto), segue la Svizzera, con un +31,4%, gli Emirati Arabi, con un +23,3%, e la Francia, con una crescita pari al +123,8% (+255,5 milioni di euro in valore assoluto). Unica eccezione è costituita da Hong Kong, che perde il 1,6% (-3,4 milioni di euro).
Numeri che delineano una situazione lusinghiera, confermata da Andrea Fabbian, Vicepresidente di Confapi Vicenza e Pedemontana, Presidente provinciale di Unionmeccanica e titolare dell'azienda Orocatena di Bassano del Grappa: "Vicenzaoro si è nuovamente affermato come un evento di grande interesse, capace di attirare numerosi operatori nazionali e internazionali del settore orafo e gioielliero. Abbiamo toccato con mano l'ottimismo che si respira in questo comparto, dove emerge il ritorno alla ricerca di un prodotto italiano reale, che sia disegnato e prodotto in Italia".
Fabbian non nasconde, dunque, un segnale di fiducia nonostante le difficoltà che stanno colpendo l'economia in generale: "Arriviamo da un anno veramente ottimo, caratterizzato da un'attività di export sorprendente. Naturalmente qualche timore per il 2023 esiste, viste tutte le difficoltà in corso a livello economico e per la crisi energetica, ma l'edizione Vicenzaoro di settembre dimostra che le prospettive per il nostro settore sono ancora buone. L'interesse, le vendite e gli ottimi affari stanno compensando anche i rincari, che si riescono ancora a gestire, anche perché qualche aumento nel prezzo finale dei prodotti viene ancora accettato dal cliente e non sta minando la nostra competitività sul fronte internazionale. Ma attenzione: se gli aumenti continuano serviranno, da parte del Governo, quegli interventi urgenti che già oggi stiamo chiedendo a gran voce per le imprese di altri settori in difficoltà".
Tornando a Vicenzaoro, l'ultima edizione si è confermata un luogo privilegiato di networking per gli operatori del settore, consentendo loro di aprire una nuova stagione nel segno del business, della bellezza e della costante innovazione. Tra gli espositori i grandi brand della gioielleria, da Crivelli a Roberto Coin, da Damiani a Fope e Fabergé, ma anche i top dealer e le voci più autorevoli del mondo dell'orologeria, che porteranno i propri pezzi più esclusivi a VO Vintage, evento dell'orologeria e gioielleria vintage di pregio, nel foyer del quartiere fieristico vicentino da oggi fino a domenica 11 settembre.
Colori vividi, sia nelle pietre che negli smalti, forme geometriche, superfici e linee pulite ed eleganti che tendono al minimalismo si fanno notare in questa edizione di settembre di Vicenzaoro. Gli evergreen delle catene, da quelle iper sottili a quelle imponenti, si accompagnano a pietre di dimensioni importanti. Design giocosi si ritrovano tra gli stand, insieme a gioielli ispirati alle trame della natura che combinano preziosi con materiali naturali.
Una fiera sulla quale Italian Exhibition Group è pronta a investire nuove risorse, come confermato dal Presidente Lorenzo Cagnoni e accolto con soddisfazione dallo stesso Andrea Fabbian: "Siamo davvero entusiasti della volontà di realizzare nuovi investimenti per continuare a far crescere un evento prestigioso e così importante per tante aziende del nostro settore e del nostro territorio, che qui trovano una delle loro migliori vetrine per espandersi nei mercati di tutto il mondo".
All'evento è intervenuto Roberto Marcato, Assessore allo Sviluppo Economico ed Energia Regione Veneto: “Questo è un settore di successo e trainante per l’economia - ha affermato - che, nonostante il momento, dimostra quanto il Veneto continui a crederci e ad investire. Un distretto dell’oro che fa leva sull’export, che raggiunge il 30%, a dimostrazione di quanto le nostre imprese continuino a crescere soprattutto nell’apprezzamento da parte degli acquirenti stranieri. Per questo serve che le istituzioni nazionali ed europee ascoltino la voce del nostro territorio e siano capaci di dare risposte puntuali a domande precise di una regione trainante per l’intera economia nazionale. Da rappresentante regionale, vorrei vivere in un mondo dove le Regioni che oggi sono trainanti a livello economico fossero ascoltate e date loro risposte adeguate alle necessità di crescita, senza dover andare ad elemosinare ogni volta quello che in realtà dovremmo avere con estrema facilità”.
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