11 marzo 2022
Confapi Veneto partecipa al XIII Congresso della Cisl Veneto con il Presidente il Dott. William Beozzo e il Segretario Dott. Nicola Zanon.
Presente al Congresso della Cisl Veneto, anche il numero uno di via Po, Luigi Sbarra, che dopo i saluti di apertura, ha iniziato il suo intervento chiedendo al governo di abbattere le accise sul costo di benzina, gasolio, gas e luce per frenare la corsa dei prezzi a causa della crisi internazionale e della speculazione che sta mettendo in ginocchio famiglie ed imprese.
Sulle vicende regionali Sbarra ha sottolineato che il Veneto è il cuore produttivo del Paese, una regione in grado di indicare quanto sia indispensabile attuare una nuova politica industriale che poggi su tre grandi pilastri: transizione ecologica, digitalizzazione e formazione, innovazione e sostenibilità ambientale. “L’industria manifatturiera in questi anni di crisi ha sofferto per i suoi problemi di competitività, ma ha anche dimostrato vitalità e capacità di creare valore e risultati”. Ha spiegato il sindacalista, ricordando come il comparto abbia fatto leva su alcuni suoi importanti punti di forza per resistere: la specializzazione di grandi e medie aziende, Pmi innovative, capacità di stare dentro le catene internazionali del valore, soprattutto in diverse filiere di qualità. “Un altro pezzo cruciale dell’economia veneta da sostenere con politiche e risorse adeguate- ha continuato Sbarra- resta il settore agricolo, agroalimentare ed agroindustriale. “L’innovazione tecnologica e digitale può e deve essere l’occasione per implementare politiche pubbliche di filiera che allarghino i confini geografici dei poli industriali, mettendo in connessione il Veneto con il resto del mondo ed investendo sulle tecnologie digitali come elementi abilitanti, attraverso un sistema che supporti la diffusione capillare, anche per le aziende piccole e piccolissime, delle necessarie competenze digitali”. Ha detto il segretario generale della Cisl, richiedendo in Veneto, come in tutto il Paese, un grande investimento sulle politiche attive e su percorsi formativi che assicurino costante riqualificazione ed accesso alle competenze. “Bisogna rafforzare strumenti di ingresso a forte vocazione formativa come l’apprendistato e spostare il baricentro ‘dal posto di lavoro alla persona nel mercato del lavoro’. Occorre investire di più sulla qualità dei servizi: sanità, scuola, trasporti, pubblica amministrazione, servizi verso un nuovo Patto Sociale per la crescita e la coesione sociale”. Ha concluso Sbarra.
Un ringraziamento particolare va al Segretario Generale Cisl Veneto Gianfranco Refosco che nella sua relazione ha colto con puntuale precisione le problematiche che il mondo del lavoro sta affrontando proponendo anche delle importanti soluzioni.
Solo con un grande lavoro di squadra possiamo uscire da questa particolare situazione e Confapi Veneto è pronta a lavorare in sinergia con la Cisl Veneto per affrontare nuove sfide e realizzare un nuovo patto sociale.
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