13 settembre 2022
A partire dalle ore 10 del 15 novembre le imprese appartenenti ad un distretto conciario sul territorio nazionale potranno richiedere contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti d’investimento legati all’innovazione dei prodotti e dei modelli produttivi anche in un’ottica di ecosostenibilità ed economia circolare.
È quanto prevede il decreto del Ministero dello sviluppo economico che stabilisce i termini per la presentazione delle domande relative alla misura agevolativa introdotta dal ministro Giorgetti nel decreto Sostegni bis e che dispone l’erogazione di contributi a fondo perduto per 10 milioni di euro per l’industria conciaria, un settore particolarmente danneggiato dall’emergenza COVID-19.
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese complessivamente non inferiori a 50 mila euro e non superiori 200 mila euro, per la realizzazione di programmi di investimento ad elevato contenuto di innovazione e sostenibilità, incluse le attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale. La soglia massima delle spese ammissibili si innalza invece a 500 mila euro per progetti integrati di distretto che presentino determinate caratteristiche.
Al fine di facilitare la presentazione delle domande le imprese potranno avviare la precompilazione della modulistica già a partire dalle ore 10 dell’8 novembre. La misura verrà gestita da Invitalia per conto del Ministero.
PROGETTI AMMISSIBILI
Per accedere alle agevolazioni, le imprese devono presentare progetti in grado di accrescere la competitività delle imprese proponenti e con ricadute positive sul distretto conciario di appartenenza, volti alla realizzazione di programmi di investimento dotati di elevato contenuto di innovazione e sostenibilità, che possono anche includere lo svolgimento di attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale, purché queste ultime siano strettamente connesse e funzionali alle finalità del progetto e, comunque, non preponderanti nell’ambito del complessivo programma di spesa.
Tali progetti devono essere diretti alla realizzazione di una delle seguenti finalità:
- introduzione, nell’attività dell’impresa proponente, di innovazioni di prodotto o processo per la realizzazione di almeno uno dei seguenti obiettivi: ampliamento della gamma dei prodotti e/o servizi o loro significativa ridefinizione tecnologica in senso innovativo; introduzione di contenuti e processi digitali
- minimizzazione, secondo principi di ecosostenibilità ed economia circolare, degli impatti ambientali dei processi produttivi
- creazione o consolidamento di strumenti di condivisione e integrazione di attività, conoscenze e competenze relative alla filiera del settore conciario, attraverso la creazione di idonee piattaforme e strutture di condivisione o animazione, in grado di favorire l’innovazione e l’internazionalizzazione delle imprese del settore conciario.
Gli stessi progetti, possono essere presentati anche nell’ambito di progetti integrati di distretto, qualora l’integrazione progettuale consenta alle imprese proponenti di realizzare effettivi vantaggi competitivi, anche secondo una logica di filiera. Il progetto integrato di distretto deve prevedere più progetti coordinati proposti da imprese operanti nell’industria conciaria.
I progetti devono essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda e prevedere spese ammissibili complessivamente non inferiori a euro 50 mila e non superiori a 200 mila euro. Nel caso di presentazione di progetti integrati di distretto diretti alla realizzazione della finalità di cui alla lettera c) e che prevedono l’integrazione di almeno 5 progetti, la soglia massima delle spese ammissibili, limitatamente a uno dei progetti inclusi nel progetto integrato di distretto, è innalzata a 500 mila euro.
I progetti devono inoltre garantire la sostenibilità ambientale degli investimenti ed essere ultimati entro 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
SPESE AMMISSIBILI
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti di investimento, relative a:
- acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;
- programmi informatici e licenze software;
- formazione del personale;
- acquisto di beni immobili e realizzazione di opere murarie e assimilabili;
- costo del personale, strumenti, attrezzature, servizi di consulenza e altri servizi qualora connessi all’attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale eventualmente incluse nel progetto
- capitale circolante, nel limite del 20% delle spese per gli investimenti.
Le agevolazioni in forma di contributo a fondo perduto sono concesse nella misura del 50% delle spese sostenute e ammissibili, ai sensi e nel rispetto del regolamento de minimis.
L'INTERVENTO DEL GOVERNATORE LUCA ZAIA
"Il decreto firmato oggi dal Mise è un segnale importante per tutta la filiera conciaria, un settore strategico per l'economia della nostra regione. Il Distretto Veneto del Cuoio è, infatti, uno dei sistemi industriali italiani più rilevanti al mondo: un vero e proprio patrimonio del nostro territorio che coniuga storia e tradizione. Una filiera con una forte propensione all'internazionalizzazione e alla ricerca. Quest'ultima contribuisce sia all'innovazione di prodotto che alla promozione di modelli produttivi ecosostenibili. Impatto zero nel settore conciario è una delle sedici proposte progettuali del nostro PNRR, un piano in mano al Governo che complessivamente cuba 7,8 miliardi di euro e che, grazie alle proposte progettuali, sarà in grado di attivare un valore della produzione di quasi 22 miliardi di euro e di coinvolgere più di 110.000 lavoratori nel solo territorio regionale".
Così il Presidente della Regione Veneto commenta il decreto firmato dal Ministero dello Sviluppo Economico sulla misura agevolativa introdotta nel decreto Sostegni bis, che prevede l'erogazione di contributi a fondo perduto di 10 milioni di euro per il settore conciario.
"Si tratta di una grande opportunità che si aggiunge all'attenzione che come Regione continuiamo a dimostrare nei confronti del settore, promuovendo e sostenendo l'innovazione e la sostenibilità, la ricerca industriale e le attività di sviluppo sperimentale all'interno del mondo imprenditoriale", ha proseguito il governatore. Infatti, tra i sedici progetti faro presentati al Governo, quello della Concia a Impatto Zero rappresenta uno dei punti strategici, consolidando un percorso di dialogo e confronto avviato con il Distretto Veneto della Pelle, le istituzioni locali e il territorio. Solo facendo squadra possiamo affrontare le sfide di oggi e raggiungere obiettivi importanti come la sostenibilità ambientale e sociale, continuando a investire per confermarci leader del settore riducendo l'impatto ambientale delle lavorazioni."
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